World Food Forum: Paradise Bank, un viaggio immersivo e provocatorio nel cuore dell’Amazzonia, inaugura ai Giardini Botanici di Roma
11 Ottobre 2024
L’opera dell’artista Italo-Brasiliano, Lucas Memmola, invita alla riflessione sull’equilibrio tra sfruttamento delle risorse e conservazione delle foreste.
Roma – Il Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), QU Dongyu, ha inaugurato la mostra d’arte Paradise Bank presso i Giardini Botanici di Roma, concepita nell’ambito dell’evento di punta della FAO, il World Food Forum (WFF)che prenderà il via il prossimo 14 ottobre.
Creata da Lucas Memmola, giovane artista italo-brasiliano noto per le sue installazioni immersive ed esperienziali, l’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 7 novembre 2024, da martedì a domenica, secondo gli orari dei Giardini Botanici. L’opera si configura come un viaggio immersivo, dal messaggio provocatorio, nella foresta amazzonica, mettendo in evidenza le sfide della deforestazione e il ruolo curciale dei Popoli Indigeni nella salvaguardia delle foreste.
Paradise Bank, progettata esclusivamente per il WFF, trasforma uno spazio della serra all’interno dei Giardini Botanici in una sorta di caveau interattivo. La stanza antistante il caveau è un’area sterile in cui sono esposti elementi iconici dei Popoli Indigeni dell’Amazzonia, come i copricapi di piume e le frecce, a simboleggiare la loro importanza negli ecosistemi colpiti dalla deforestazione. Di fronte a questi, sono presenti quattro principali esportazioni alimentari dell’Amazzonia: Noci del Brasile, Açaí, Guaranà e Cacao, riposti in cassette di sicurezza, estratte dalla cassaforte della stanza successiva, a sottolineare l’importanza della loro estrazione e la necessità di proteggere le foreste da cui provengono. La seconda stanza è il caveau stesso, con pareti piene di cassette di sicurezza. Tutti gli spazi tra le cassette sono illuminati, come se una forte luce del giorno filtrasse da dentro. Quando i visitatori entrano, sentono i suoni della foresta riempire lo spazio, con vari canti di uccelli, rumori di insetti e fruscii delle foglie, facendo viaggiare l’immaginazione dei visitatori in questo luogo paradisiaco.
Il caveau funge da spazio metaforico, offrendo ai visitatori la possibilità di esplorare il delicato equilibrio tra la domanda di prodotti forestali nelle catene di valore agro-alimentari e l’urgenza di preservare le foreste e le comunità che le abitano.
Parlando all’evento, il Direttore Generale della FAO ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento dei giovani nella trasformazione dei sistemi agro-alimentari globali. “Sin dalla creazione del World Food Forum, la mia visione è sempre stata quella di coinvolgere e dare potere ai nostri giovani per incentivare la trasformazione dei sistemi agro-alimentari globali,” ha affermato, sottolineando l’importanza della mostra nel promuovere questa visione. “La cultura è un potente catalizzatore che ha la capacità di ispirare la giovane generazione e accendere la loro passione per lavorare insieme per un futuro migliore e più sostenibile,” ha concluso.
L’approccio unico di Memmola all’arte, che lui stesso descrive come simile a quello di un alchimista, mescola elementi naturali per creare metafore visive che riflettono lo stato dell’anima umana. Il suo lavoro incoraggia i visitatori a riflettere sulle intricate relazioni tra natura e umanità, un tema centrale nella missione del WFF.
All’evento ha preso parte anche Carla Barroso Carneiro, Ambasciatrice del Brasile e Rappresentante Permanente presso la FAO.
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