UNRWA/ITALIA: 1 milione di euro per l’educazione dei bambini
Credits: UNRWA Photo
L’Italia fornisce 1 milione di euro all’UNRWA per l’educazione inclusiva dei bambini palestinesi rifugiati con disabilità in Libano
12 Novembre 2024
L’UNRWA è lieta di annunciare un contributo di 1 milione di euro da parte del governo italiano per un progetto di 12 mesi volto a migliorare l’integrazione sociale dei rifugiati palestinesi vulnerabili in Libano, migliorando i servizi di istruzione inclusiva e il sostegno alle persone con disabilità.
Il progetto promuoverà servizi educativi inclusivi sostenendo i bambini con esigenze educative speciali e disabilità nelle scuole dell’UNRWA, oltre a migliorare l’accesso ad attività psicosociali strutturate e non. Il progetto sosterrà inoltre le persone con disabilità fornendo dispositivi per la mobilità, facilitando l’accesso ai servizi terapeutici e offrendo un supporto di follow-up individualizzato per i bambini con disabilità iscritti a istituti specializzati, rafforzando così il loro sistema di sostegno esterno.
Il direttore degli Affari dell’UNRWA in Libano, Dorothee Klaus, ha dichiarato: “L’UNRWA è fermamente impegnata a creare un ambiente educativo inclusivo che valorizzi gli stili di apprendimento unici di ogni studente. Il nostro obiettivo è quello di eliminare gli ostacoli che impediscono la piena partecipazione dei bambini con disabilità nelle nostre scuole. Con questo generoso sostegno da parte del governo italiano, miglioreremo in modo significativo la nostra capacità di identificare e assistere i bambini con disabilità, fornendo risorse essenziali sia a loro che ai nostri educatori per promuovere un ambiente di apprendimento realmente inclusivo”.
Questo progetto è di fondamentale importanza nel contesto dell’escalation di violenza in Libano, che ha aggravato le sfide già esistenti per la comunità dei rifugiati palestinesi nel Paese, soprattutto perché la vulnerabilità dei bambini spesso si intensifica durante e dopo i disastri e i conflitti.
Che siano disabili o meno, molti bambini in Libano si trovano a dover gestire dinamiche familiari mutate in seguito all’escalation. Per i bambini disabili, l’accesso ad attrezzature essenziali, tra cui dispositivi per la mobilità, insieme a un sostegno psicosociale personalizzato, può migliorare significativamente il loro benessere generale.
“Il progetto, rispondendo alle loro esigenze specifiche, contribuisce a favorire la resilienza psicosociale, a promuovere una vita familiare e comunitaria più stabile e a migliorare la dignità e l’indipendenza dei bambini sfollati. Questo sostegno non è solo essenziale per la loro situazione attuale, ma getta anche le basi per un futuro più speranzoso”, ha dichiarato Klaus.
Fabrizio Marcelli, Ambasciatore d’Italia in Libano, ha dichiarato: “Mentre il contesto umanitario in Libano continua a deteriorarsi, l’istruzione e la protezione rimangono pilastri fondamentali per il futuro dei bambini più vulnerabili.
Mentre chiediamo un cessate il fuoco immediato, stiamo contemporaneamente aumentando l’assistenza umanitaria ai civili: questo contributo all’UNRWA, partner di lunga data nello sforzo di garantire a tutti i bambini l’opportunità di imparare e crescere in un ambiente sicuro e inclusivo, fa parte di una dotazione più ampia di 28M euro che l’Italia ha immediatamente stanziato per rispondere ai bisogni più urgenti in Libano.”
Alessandra Piermattei, responsabile dell’ufficio di Beirut dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ha aggiunto: “Questo contributo sosterrà l’integrazione sociale e la protezione dei bambini vulnerabili, garantendo a oltre 12.000 bambini rifugiati palestinesi, compresi quelli con disabilità, l’accesso a un’istruzione di qualità, inclusiva ed equa, e promuovendo la loro inclusione sociale e la partecipazione alla vita della comunità”.
L’Italia è da tempo uno dei donatori più affidabili dell’UNRWA. Nel 2023, il contributo complessivo dell’Italia all’UNRWA ammonterà a 1,46 milioni di dollari. Il continuo sostegno dell’Italia è di fondamentale importanza alla luce delle condizioni particolarmente drammatiche in cui versano i rifugiati palestinesi in Libano.