Gaza
UNOCHA: L’insicurezza potrebbe bloccare l’operazione umanitaria a Gaza
Dichiarazione di Muhannad Hadi, Coordinatore umanitario per i Territori Palestinesi Occupati
22 Novembre 2024
La consegna di aiuti critici a Gaza, tra cui cibo, acqua, carburante e forniture mediche, sta subendo una battuta d’arresto. La sopravvivenza di due milioni di persone è in bilico. Le panetterie stanno chiudendo una dopo l’altra per mancanza di farina o di carburante per far funzionare i generatori di corrente.
Da oltre sei settimane, le autorità israeliane hanno vietato le importazioni commerciali. Allo stesso tempo, un’ondata di saccheggi armati contro i convogli umanitari e gli autisti dei camion, alimentata dal crollo dell’ordine pubblico e della sicurezza, ha ulteriormente paralizzato la nostra capacità di raccogliere i rifornimenti dalle zone di confine e di consegnare gli aiuti essenziali.
I civili palestinesi stanno lottando per sopravvivere in condizioni invivibili, tra ostilità incessanti. Spinti sull’orlo del baratro, non hanno accesso al supporto essenziale di cui hanno disperatamente bisogno per sopportare questa catastrofe umanitaria senza precedenti.
Nel 2024, i camion delle Nazioni Unite sono stati saccheggiati 75 volte – di cui 15 attacchi solo dal 4 novembre – e persone armate hanno fatto irruzione nelle strutture delle Nazioni Unite in 34 occasioni. Solo la settimana scorsa, un autista è stato colpito alla testa e ricoverato in ospedale, insieme a un altro camionista. Questo sabato, i saccheggiatori hanno attaccato non meno di 98 camion, danneggiandoli o rubandoli. Le agenzie umanitarie continuano a impegnarsi per rimanere e consegnare, ma la nostra capacità di farlo è sempre più messa in discussione.
Le condizioni per un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli attraverso Gaza devono essere stabilite con mezzi legali. I nostri appelli a nome della popolazione civile colpita non possono più essere ignorati.
Le atrocità devono finire.
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