UNFPA, Donne di Gaza: un anno di crisi

A pregnant displaced woman lives in a tent inside the Deir al-Balah camps. Credits: UNFPA
A pregnant displaced woman lives in a tent inside the Deir al-Balah camps. Credits: UNFPA

UNFPA, 4 ottobre 2024. Una potente galleria fotografica racconta la resilienza e il coraggio delle donne di Gaza. Costrette ad affrontare l’orrore della guerra scoppiata dopo l’attacco del 7 ottobre 2023. Le immagini, raccolte da UNFPA, testimoniano le difficoltà di oltre 155.000 donne incinte e in allattamento, e le violenze subite. Tra sfollamenti, ospedali distrutti e crisi umanitarie, queste foto mostrano la forza delle donne che continuano a lottare per la sopravvivenza. Un’opportunità unica per riflettere sulle devastanti conseguenze della guerra.

 

È passato un anno dallo scoppio della guerra a Gaza, scatenata dall’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre, che ha ucciso più di 1.200 persone, ne ha ferite 5.400 e ha comportato la denuncia di gravi atti di violenza sessuale contro donne e ragazze e il rapimento di 251 uomini, donne e bambini.

 

La successiva guerra a Gaza ha provocato terribili sofferenze, soprattutto per le donne e le ragazze. Dodici mesi di bombardamenti incessanti hanno ucciso finora più di 41.600 persone e ne hanno ferite 96.000, la maggior parte delle quali donne e bambini. Le donne e le ragazze palestinesi di Gaza sono state sottoposte a livelli terribili di violenza sessuale, anche durante la detenzione.

Si stima che 46.300 donne incinta a Gaza stiano affrontando livelli di fame da crisi. Circa 155.000 donne incinta e in fase di allattamento devono affrontare sfide critiche per accedere alle cure prenatali e postnatali. Trasporti inaccessibili e mancanza di servizi di ambulanza ostacolano l’accesso agli ospedali, la maggior parte dei quali è solo parzialmente funzionante.

 

Ora, solo l’11% circa della Striscia di Gaza non è stato sottoposto a ordini di evacuazione dall’ottobre 2023, circa 1,9 milioni dei 2,1 milioni di abitanti di Gaza – 9 su 10 – sono stati sfollati internamente, molti più volte. Si stima che 43.580 siano donne incinte, che non possono sempre fuggire con breve preavviso.

 

Nel frattempo, con tutti gli occhi puntati su Gaza, i palestinesi della Cisgiordania e di Gerusalemme Est stanno vivendo un’escalation di violenza e una crescente crisi sanitaria. Dall’inizio della guerra, ci sono state operazioni militari quotidiane, ondate di arresti e un aumento della violenza dei coloni israeliani in città e paesi della Cisgiordania, che hanno portato allo sfollamento di oltre 4.555 persone.

 

I palestinesi sfollati a Gaza sono ora ammassati tra laghi di liquami, cumuli di rifiuti e montagne di macerie, senza poter accedere ai servizi essenziali per la sopravvivenza, tra cui strutture mediche, ripari, acqua e forniture vitali.

 

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