L’Archivio UNESCO di Venezia: una porta d’accesso al patrimonio culturale
30 Ottobre 2024
La descrizione archivistica online dei progetti di restauro e conservazione di monumenti e opere d’arte veneziane è ora accessibile sugli Archivi UNESCO AtoM.
Il patrimonio culturale di Venezia, ricco di edifici storici e opere d’arte di valore inestimabile, ha dovuto affrontare minacce significative negli ultimi decenni. Fattori ambientali come l’innalzamento del livello del mare, l’inquinamento e il naturale invecchiamento dei monumenti hanno messo in pericolo l’eredità storica e artistica della città.
Numerosi e significativi progetti di restauro sono stati intrapresi nell’ambito della Campagna Internazionale UNESCO per Venezia (1966-1992) e del Programma UNESCO-Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia (1993-2015). In partnership con i Comitati e in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali italiano, la Città di Venezia, il Patriarcato e altre autorità locali, l’UNESCO ha promosso molte iniziative di rilievo per preservare i tesori artistici e architettonici di Venezia negli ultimi 5 decenni.
Nonostante queste azioni, era ancora urgente preservare le conoscenze raccolte e rendere accessibile la documentazione per la ricerca storico-archivistica e per i futuri sforzi di conservazione. Per garantire la continuità, l’UNESCO ha cercato di creare un inventario completo, la cui descrizione è ora disponibile online, che illustra i fascicoli del Programma sui progetti di restauro e conservazione dei monumenti e delle opere d’arte veneziane.
I documenti fisici dei fascicoli del programma sono consultabili a Venezia presso l’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa. Il fondo è costituito dalla principale documentazione progettuale e tecnica, tra cui rilievi e studi preliminari al restauro, campagne fotografiche, indagini tecnico-scientifiche e documentazione degli interventi, relativa alle iniziative di restauro finanziate o cofinanziate dai Comitati privati, in 30 metri lineari di materiale testuale.
Questo inventario non solo conserva ma arricchisce la nostra memoria collettiva e quella più ampia dell’Organizzazione.
Composto da migliaia di documenti e suddiviso in sottoserie, l’archivio online è ora accessibile attraverso il database degli Archivi UNESCO Accesso alla Memoria. Pensato sia per i professionisti che per il grande pubblico, il Catalogo AtoM è un’importante risorsa di facile utilizzo per esplorare una parte dell’archivio, ovvero i documenti e i file audiovisivi di 223 scatole, conservati a Palazzo Zorzi, sede dell’Ufficio UNESCO di Venezia.
La piattaforma online fornisce descrizioni dettagliate di oltre 40 anni di lavoro, aiutando i ricercatori a identificare i documenti rilevanti e fungendo da guida all’ampio materiale archivistico disponibile. Disponibile sia in inglese che in italiano, il lavoro di descrizione è stato supervisionato dall’Archivista di riferimento e dall’Archivista capo dell’UNESCO a Parigi, garantendo l’accuratezza e la conformità agli standard archivistici internazionali.
La pubblicazione di questa descrizione archivistica segna un significativo passo avanti per i ricercatori e i conservatori, nelle istituzioni locali e mondiali. Fornendo l’accesso a questi documenti dettagliati, l’UNESCO consente agli esperti di pianificare le loro ricerche prima di visitare l’Archivio fisico di Venezia. L’accesso remoto riduce inoltre la necessità di spostamenti immediati, snellendo gli sforzi di ricerca e promuovendo la collaborazione locale e internazionale.
Il prossimo passo di questo ambizioso progetto archivistico sarà la digitalizzazione degli Archivi UNESCO di Venezia, rendendoli disponibili online grazie alle recenti tecnologie.
L’UNESCO è attualmente alla ricerca di partner e finanziatori per digitalizzare il suo prezioso archivio che testimonia interventi di grande interesse, sia per la qualità delle opere scelte che per le tecniche e le metodologie di restauro seguite per la salvaguardia di Venezia.
Gli archivi dell’UNESCO appartengono al nostro patrimonio documentario comune e devono essere protetti, conservati e accessibili a tutti.Così facendo, l’UNESCO assicura che i futuri interventi di conservazione beneficeranno di decenni di conoscenze registrate, salvaguardando il patrimonio culturale della città per le generazioni a venire.
Per saperne di più clicca qui.