Ucraina: cifre spaventose, circa 16 bambini uccisi o feriti a causa della guerra ogni settimana

Credits: UNICEF
Una media di almeno 16 bambini uccisi o feriti in Ucraina ogni settimana, alla vigilia dei 1.000 giorni di guerra
18 Novembre 2024
Almeno 2.406 bambini sono stati uccisi o feriti dall’escalation della guerra in Ucraina quasi 1.000 giorni fa, secondo gli ultimi rapporti verificati disponibili. Oltre alle vittime infantili, che comprendono 659 bambini uccisi e 1.747 bambini feriti – pari ad almeno 16 bambini uccisi o feriti ogni settimana – milioni di bambini continuano ad avere la vita sconvolta a causa degli attacchi in corso.
Solo la settimana scorsa, una madre e i suoi tre figli – il più piccolo aveva solo due mesi – sono stati uccisi in un attacco che ha colpito un edificio residenziale nella città centrale ucraina di Kryvyi Rih. I bambini della regione del Donbas, nella parte orientale del Paese, hanno affrontato più di 10 anni di conflitto.
I bambini stanno sopportando ostilità incessanti, sfollamenti prolungati e gravi carenze di risorse essenziali, tra cui acqua sicura, elettricità e altri beni di prima necessità. Dal luglio di quest’anno, l’intensificarsi degli attacchi sul territorio ucraino ha aumentato sensibilmente le vittime civili e i danni alle infrastrutture.
“Il bilancio dei bambini è sconcertante e inaccettabile”, ha dichiarato il Direttore esecutivo dell’UNICEF Catherine Russell. “I bambini sono stati uccisi nei loro letti, negli ospedali e nei parchi giochi, lasciando le famiglie devastate dalla perdita di giovani vite o da ferite che ne hanno alterato la vita”.
Gli attacchi hanno anche interrotto gravemente i servizi di acqua, riscaldamento ed elettricità.
Tra il 22 marzo e il 31 agosto 2024, gli attacchi alle infrastrutture energetiche in Ucraina hanno distrutto nove gigawatt (GW) di capacità di produzione di energia elettrica. Ciò equivale alla metà del fabbisogno dell’Ucraina durante i mesi invernali.
“Milioni di bambini vivono nella paura costante, molti dei quali trascorrono fino a sei ore al giorno rifugiandosi in cantine sotto le sirene dei raid aerei”, ha dichiarato Russell. “Senza un continuo e maggiore sostegno ai bambini, le ferite psicologiche di questa guerra riecheggeranno per generazioni”.

 

Dall’agosto 2024, circa 170.000 persone sono state costrette a fuggire dalle loro case nell’est del Paese, molte delle quali sono state evacuate dalle aree in cui si sono verificati intensi combattimenti, e si sono aggiunte ai quasi 3,6 milioni di sfollati all’interno dell’Ucraina e agli oltre 6,75 milioni di persone che hanno cercato rifugio fuori dal Paese. In Europa, nove rifugiati su dieci provenienti dall’Ucraina sono donne e bambini.

 

Nelle regioni in prima linea, quasi tre milioni di persone hanno un disperato bisogno di calore, acqua sicura e assistenza sanitaria, mentre scuole e ospedali continuano a essere presi di mira. Secondo i dati delle Nazioni Unite, negli ultimi mille giorni sono stati danneggiati o distrutti almeno 1.496 istituti scolastici e 662 strutture sanitarie.

 

Circa 1,7 milioni di bambini sono privi di acqua potabile. Inoltre, 3,4 milioni non hanno accesso a servizi igienici centralizzati. Aumenta così il rischio di malattie in un contesto di temperature in picchiata.

 

“Scuole, ospedali e infrastrutture civili non sono solo edifici fisici, ma anche linee di vita e simboli di speranza per la ripresa e la resilienza dei bambini”, ha dichiarato Russell.

 

“I bambini ucraini devono essere protetti dagli orrori duraturi di questa guerra.Il mondo non può rimanere in silenzio mentre loro soffrono”.

 

Nonostante le enormi sfide, l’UNICEF e i suoi partner rimangono risoluti sul campo. Forniscono assistenza sanitaria d’emergenza, sostegno psicosociale, istruzione e servizi essenziali a chi ne ha più bisogno. Nel 2024, l’appello umanitario dell’UNICEF, pari a 633,6 milioni di dollari per i bambini all’interno del Paese e per quelli che vivono come rifugiati nei Paesi vicini, rimane sottofinanziato del 30%.

 

L’UNICEF continua a chiedere di rispettare il diritto umanitario internazionale. Bisogna proteggere i bambini e le infrastrutture fondamentali per la loro sopravvivenza. La priorità deve essere la fine immediata dell’uso di armi esplosive nelle aree popolate. Oltre a ciò, la fine di tutte le gravi violazioni contro i bambini.

 

Insieme ai suoi partner, l’UNICEF è impegnato a sostenere le risposte immediate che salvano la vita. Esso getta al contempo le basi per la ripresa e la resilienza a lungo termine.

 

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