Di seguito il rapporto UNRWA #136 sulla situazione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est.
Rapporto UNRWA sulla situazione nella Striscia di Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme Est
(traduzione non ufficiale)
16 Settembre 2024
Continuano gli attacchi delle Forze di sicurezza israeliane (ISF), con bombardamenti aerei, terrestri e marittimi nella Striscia di Gaza, che provocano vittime tra i civili, sfollamenti e distruzione di strutture residenziali e infrastrutture pubbliche.
Il Commissario generale dell’UNRWA ha pubblicato sul suo account ufficiale X una dichiarazione in cui afferma che l’11 settembre è stata colpita un’altra scuola dell’UNRWA che ospitava gli sfollati a Nuseirat. Tra le persone uccise ci sono sei membri del personale UNRWA che lavoravano e fornivano assistenza alle famiglie che avevano cercato rifugio nella scuola. Dall’inizio di questa guerra, almeno 220 membri del personale UNRWA sono stati uccisi a Gaza. Il Commissario generale ha dichiarato che il personale, i locali e le operazioni umanitarie sono stati palesemente e senza sosta ignorati dall’inizio della guerra.
Più a lungo prevarrà l’impunità, più il diritto umanitario internazionale e le Convenzioni di Ginevra diventeranno irrilevanti. Le pause umanitarie in aree specifiche della Striscia di Gaza hanno permesso il primo ciclo della campagna di vaccinazione d’emergenza contro la polio. La campagna di vaccinazione antipolio si sta svolgendo per fasi, concentrandosi su una zona alla volta – iniziando dalle aree centrali, passando al sud e infine ai governatorati settentrionali. Secondo l’OMS, tra il 1° e il 12 settembre sono stati raggiunti oltre 560.000 bambini nelle aree centrali, meridionali e settentrionali della Striscia di Gaza.
La guerra a Gaza ha causato un’enorme impennata di lesioni traumatiche, interrompendo gravemente i servizi di riabilitazione disponibili. L’OMS e i suoi partner hanno condotto un’analisi basata sui rapporti giornalieri delle squadre mediche di emergenza, utilizzando i dati dal 10 gennaio al 16 maggio 2024, per stimare il numero di ferite gravi che richiedono cure e riabilitazione continue a Gaza. L’analisi ha rilevato che circa il 25% di tutti i feriti (ovvero 22.500 persone) avrà probabilmente bisogno di riabilitazione acuta e continuativa, compresi i pazienti con lesioni estreme, amputazioni, lesioni alla testa e al midollo spinale e ustioni.
Secondo le Nazioni Unite, almeno 1,9 milioni di persone (ovvero nove persone su dieci) nella Striscia di Gaza risultano sfollate all’interno del Paese. Sono comprese anche coloro che sono stati sfollati ripetutamente (alcune fino a 10 volte o più).
Diverse sfide ostacolano la raccolta di forniture umanitarie tanto necessarie dal valico di Karem Abu Salem (Kerem Shalom), nel sud di Gaza. Tra queste, il deterioramento dell’ordine pubblico, la guerra e l’insicurezza, le infrastrutture danneggiate, la carenza di carburante e le restrizioni di accesso. Secondo l’OCHA, tra il 1° e il 9 settembre 2024, una media di soli 62 camion umanitari è entrata nella Striscia di Gaza al giorno. Questo dato è ben al di sotto della media pre-crisi di 500 camion al giorno. Inoltre, secondo l’ultimo aggiornamento sull’accesso umanitario delle ONG, fino a 10 ONG continuano a subire ritardi e dinieghi nell’accesso a forniture umanitarie vitali come kit per l’igiene, kit per la dignità, forniture e dispositivi medici e aiuti alimentari.
Le ultime informazioni sulle forniture che entrano a Gaza sono disponibili qui.
Per saperne di più clicca qui.