“L’ONU non lascia Haiti”, afferma il Vice Portavoce del Segretario Generale
26 Novembre 2024
Mentre la situazione della sicurezza a Port-au-Prince, capitale di Haiti, peggiora rapidamente a causa della violenza delle bande, le Nazioni Unite stanno modificando le proprie operazioni per garantire la continuità dell’assistenza umanitaria.
In un briefing di martedì, il vice portavoce delle Nazioni Unite Farhan Haq ha sottolineato l’aggravarsi dell’insicurezza, osservando che il personale essenziale di varie agenzie ONU e della Missione ONU ad Haiti (BINUH) rimane a Port-au-Prince per continuare le proprie attività critiche.
Mentre la sicurezza del personale è una priorità, l’ONU rimane pienamente impegnata a sostenere gli sforzi di transizione politica guidati dagli haitiani e a fornire aiuti umanitari vitali.
I programmi continuano a essere erogati fuori dalla capitale, raggiungendo le comunità bisognose in tutto il Paese.
Impatto sproporzionato su donne e ragazze
La risposta umanitaria delle Nazioni Unite giunge in un momento in cui la crisi ha un impatto particolarmente grave su donne e ragazze.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lunedì scorso, l’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) ha sottolineato il tributo sproporzionato che la crisi sta avendo su donne e ragazze ad Haiti.
Tra gennaio e ottobre 2024 sono stati segnalati 5.400 episodi di violenza di genere, anche se si prevede che il numero reale sia molto più alto.
Questa preoccupante statistica è aggravata dalla grave carenza di fondi per i servizi a sostegno delle sopravvissute alla violenza di genere e per la salute sessuale e riproduttiva.
Il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) ha ottenuto solo il 19 per cento dei finanziamenti necessari per quest’anno, lasciando così delle lacune critiche nel sostegno alle popolazioni vulnerabili.
Impennata del reclutamento di bambini
La situazione dei bambini è altrettanto allarmante.
L’UNICEF ha riferito di un forte aumento del reclutamento di minori da parte delle bande armate, con un aumento del 70% del numero di bambini reclutati nell’ultimo anno.
Alcuni bambini di soli otto anni sono stati reclutati con la forza e i minori rappresentano oggi tra il 30 e il 50% di tutti i membri delle bande.
Questa preoccupante tendenza è esacerbata dalla chiusura delle scuole e dal diffuso sfollamento, che lasciano i bambini sempre più vulnerabili e senza protezione.
L’impegno costante delle Nazioni Unite
Nonostante le sfide poste dalla situazione della sicurezza, le Nazioni Unite continuano a sostenere il popolo e le autorità haitiane, concentrandosi sulla fornitura di servizi e assistenza essenziali, in particolare per le donne e i bambini colpiti dalla violenza in corso.
“Continuiamo a sostenere il popolo e le autorità haitiane, con un’assistenza umanitaria fondamentale e un sostegno politico per assistere gli sforzi guidati da Haiti per portare a termine con successo la transizione politica”, ha sottolineato Haq.
Per saperne di più clicca qui.