IL SEGRETARIO GENERALE
MESSAGGIO PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
—
25 Novembre 2022
La violenza contro le donne e le ragazze è la violazione dei diritti umani più diffusa al mondo.
Ogni 11 minuti una donna o una ragazza viene uccisa da un partner o da un membro della famiglia e sappiamo che altre sollecitazioni, che vanno dalla pandemia COVID-19 alle turbolenze economiche, portano inevitabilmente a un numero ancora maggiore di abusi fisici e verbali.
Le donne e le ragazze devono anche affrontare la violenza online dilagante, dai discorsi di odio misogino alle molestie sessuali, all’abuso di immagini e all’adescamento da parte di predatori.
La discriminazione, la violenza e gli abusi che colpiscono metà dell’umanità hanno un costo enorme: limitano la partecipazione delle donne e delle ragazze di tutte le estrazioni sociali, negano i diritti e le libertà fondamentali, ostacolando l’equa ripresa economica e la crescita sostenibile di cui il mondo ha bisogno.
Ora è il momento di un’azione rivoluzionaria che metta fine alla violenza contro donne e ragazze.
Ciò significa che i governi progettano, finanziano e attuano piani d’azione nazionali per affrontare questo flagello.
Ciò significa coinvolgere la gente comune e della società civile in ogni fase del processo decisionale.
Ciò significa garantire l’attuazione e il rispetto delle leggi, in modo che le sopravvissute vedano riconosciuto e supportato il proprio diritto alla giustizia.
Ciò significa sostenere campagne pubblicitarie che sfidino le norme patriarcali e promuovano diverse forme di mascolinità che rifiutano la misoginia e la violenza.
E come ci ricorda il tema di quest’anno “UNITE: L’attivismo per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze”, significa essere al fianco degli attivisti di tutto il mondo che chiedono il cambiamento e il sostengono per le sopravvissute alla violenza. Chiedo ai governi di aumentare del 50% i finanziamenti alle organizzazioni e ai movimenti per i diritti delle donne entro il 2026.
Prendiamo posizione e alziamo la voce a favore dei diritti delle donne.
Dichiariamo con orgoglio: Siamo tutti femministi.
Consegniamo la pagina della violenza contro donne e ragazze ai libri di storia.
***