Medio Oriente/UNICEF – Dichiarazione del Direttore esecutivo UNICEF Catherine Russell sul perdurare dei conflitti

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Dichiarazione del Direttore esecutivo UNICEF Catherine Russell sul perdurare dei conflitti

14 Ottobre 2024

 “Ogni giorno che passa, la vita dei bambini in Israele, nello Stato di Palestina e in Libano viene strappata in modi inimmaginabili.
Tutte le parti hanno l’obbligo di proteggere i civili, compresi i bambini, gli operatori umanitari e le infrastrutture civili, tra cui scuole e strutture sanitarie. Le parti devono consentire il libero accesso agli aiuti salvavita. Tali obblighi sono palesemente disattesi.
I bambini non iniziano le guerre e non hanno il potere di porvi fine, eppure le loro vite sono devastate dai conflitti. Decine di migliaia di bambini sono morti. Altre migliaia sono in cattività, sfollati, orfani, fuori dalla scuola e subiscono traumi a causa della violenza e della guerra.
Le morti e le sofferenze dei bambini sono vergognose. Lo spargimento di sangue e l’orrore quotidiano per i bambini sono un affronto ai valori più fondamentali dell’umanità. La violenza contro i bambini, i più vulnerabili tra noi, deve finire”.

 

L’UNICEF continua a fare pressione sui leader mondiali in ogni occasione per ottenere l’accesso umanitario a tutta Gaza. Per rispondere alla situazione dei bambini in Israele e nello Stato di Palestina, l’UNICEF chiede:
– Un cessate il fuoco umanitario immediato e duraturo.
– Un accesso umanitario sicuro e senza restrizioni alla Striscia di Gaza e al suo interno per raggiungere le popolazioni colpite ovunque si trovino, anche nel nord. Tutti i valichi di accesso devono essere aperti, anche per quanto riguarda il carburante e i materiali necessari per far funzionare e riabilitare le infrastrutture essenziali e le forniture commerciali. – Deve essere garantita una circolazione sicura per gli operatori umanitari e le forniture attraverso la Striscia di Gaza e devono essere rese disponibili reti di telecomunicazioni affidabili per coordinare gli sforzi di risposta.
– Il rilascio immediato, sicuro e incondizionato di tutti i bambini rapiti e la fine di ogni grave violazione contro tutti i bambini, comprese le uccisioni e le mutilazioni.
– Il rispetto e la protezione delle infrastrutture civili, come rifugi e scuole, e delle strutture sanitarie, elettriche, idriche, igieniche e di telecomunicazione, per prevenire la perdita di vite civili e di bambini, l’insorgere di malattie e per fornire assistenza ai malati e ai feriti. Tutte le parti in conflitto devono rispettare il diritto umanitario internazionale.
– I casi medici urgenti a Gaza devono poter accedere in sicurezza ai servizi sanitari critici o essere autorizzati a partire, e i bambini feriti o malati evacuati devono essere accompagnati dai membri della famiglia.
– Continuare a proteggere i bambini e le loro famiglie se non possono o non vogliono spostarsi a seguito di un ordine di evacuazione – le persone dovrebbero essere autorizzate a spostarsi liberamente verso aree più sicure, ma non dovrebbero mai essere costrette a farlo.

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