Libano: oltre un milione di persone in fuga dagli attacchi tra timori di invasione

Credits: UNICEF/Dar Al Mussawir

Libano: oltre un milione di persone in fuga dagli attacchi tra timori di invasione

01 Ottobre 2024

Più di un milione di persone in tutto il Libano sono state sradicate dai continui e letali attacchi aerei israeliani in tutto il Paese, aumentando i timori di un’invasione su larga scala 
In un aggiornamento della situazione pubblicato lunedì, l’Organizzazione Mondiale della Sanità riferisce la morte di 11 operatori sanitari. Inoltre, 10 sono i feriti tra il 17 e il 28 settembre. Circa 37 centri sanitari sono costretti a chiudere a causa dei combattimenti su un totale di 317. Tre ospedali con pazienti in cura sono stati evacuati.
“Molti operatori sanitari sono stati sfollati soprattutto nel sud, nella Bekaa e a sud di Beirut”, ha riferito l’OMS.
L’OMS continua a sostenere la risposta all’emergenza sanitaria del Libano con personale, supporto finanziario e tecnico. Inoltre, aiuta a coordinare i trasferimenti e potenziando la capacità chirurgica dei traumi.
Appello umanitario
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres continua ad essere profondamente preoccupato per le ripercussioni umanitarie dei continui bombardamenti di Israele e del lancio di razzi da parte di Hezbollah, ha dichiarato lunedì il suo portavoce Stéphane Dujarric.
Rivolgendosi ai corrispondenti a New York, Dujarric ha ribadito l’appello del capo delle Nazioni Unite per la de-escalation, il cessate il fuoco e “la piena attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza”.
Il Segretario generale e il suo staff sono in contatto con i nostri rappresentanti sul terreno, che continuano a impegnarsi con tutti gli attori e tutte le parti per fare appello a dare spazio alle vie diplomatiche”.
La missione di pace delle Nazioni Unite, UNIFIL, che pattuglia la linea di separazione tra il sud del Libano e il nord di Israele, rimane in funzione, ma l’intensità dell’azione militare impedisce ai “Caschi Blu” di svolgere i loro compiti o di muoversi nella loro area di responsabilità, ha continuato Dujarric.
Un appello lampo viene lanciato martedì per rispondere alle crescenti esigenze di circa un milione di persone colpite dalla crisi.
Vittime giovani e anziane
Tra le vittime dei bombardamenti del fine settimana c’è Selena al Smarah, di sei anni, uccisa insieme ai genitori nella sua casa nella città meridionale di Tiro, sabato. Sua sorella
Celine, 10 anni, è sopravvissuta ma ha riportato ferite nell’attacco.
Le sorelle frequentavano regolarmente un laboratorio artistico gestito dalla ONG Tiro Association for Arts, che ha centri a Tiro e a Tripoli, nel nord del Paese. Nelle foto condivise con UN News, una sorridente Selena regge uno dei suoi disegni realizzati durante un laboratorio il giorno prima dell’attacco, mentre in un breve video la sorella spiega come le sessioni la rallegrino e le permettano di stare insieme agli amici. Selena al Smarah, sei anni, è stata uccisa insieme ai suoi genitori in un attacco missilistico contro la sua casa nella città di Tiro, nel sud del Libano.
“Continueremo a lavorare per questi bambini e ragazzi in questo periodo di guerra per tutto il tempo necessario”, ha dichiarato l’attore e regista Kassem Istanbouli, a capo del gruppo di volontari. Il suo obiettivo è promuovere l’educazione all’arte nelle aree emarginate del Libano e creare legami tra comunità divise.
L’anno scorso, Istanbouli è stato insignito del premio Sharjah dell’UNESCO per la cultura araba
Nel 2021 il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha riconosciuto gli sforzi di Istanbouli nel coinvolgere i giovani per un cambiamento positivo e nel riaprire i teatri chiusi dalla guerra del 2006 tra Israele e Hezbollah. Istanbouli ha spiegato che le sorelle frequentano i laboratori mentre i genitori vendono mais e fagioli in una piccola bancarella vicino al Teatro nazionale libanese di Tiro. Ogni giorno lei e sua sorella venivano a partecipare al laboratorio di formazione. Ogni giorno mi chiedeva: “Professor Kassem, oggi facciamo una lezione di disegno?”. Ed era felice quando le dicevo di sì… Il mondo dovrebbe assicurarsi che ci sia una responsabilità per questo brutto crimine contro Selena”
Esodo verso la Siria
Nel frattempo, circa 100.000 sfollati hanno raggiunto la vicina Siria, secondo l’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.
“L’esodo continua”, ha dichiarato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, in un tweet. In particolare, il tweet è accompagnato da un’immagine di centinaia di persone strette l’una all’altra a un valico di frontiera tra Siria e Libano.
Grandi ha sottolineato che le squadre dell’agenzia sono a disposizione in quattro punti di attraversamento all’interno della Siria per sostenere i nuovi arrivati. Lunedì Hamas annuncia che il suo leader in Libano, Fatah Sherif al-Amin, muore in un attacco aereo contro un campo profughi per palestinesi. Insieme a lui, anche la sua famiglia. I soccorsi umanitari sono forniti dall’Agenzia per i rifugiati, dall’UNHCR e da altre agenzie delle Nazioni Unite. In particolare, troviamo l’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, che ha aperto nove rifugi che ospitano 3.350 persone. “L’UNRWA fornisce in questi rifugi aiuti basati sull’imparzialità e la non discriminazione, ospitando rifugiati palestinesi, libanesi e siriani, sostenendo tutti i bisognosi”. Ha dichiarato il portavoce dell’UNRWA Libano, Fadi El Tayyar.“
L’ufficio di coordinamento degli aiuti delle Nazioni Unite, OCHA, dichiara che il 90% del milione di persone sfollate ha abbandonato le proprie case solo nell’ultima settimana.
“Gli sfollati hanno superato quelli della guerra del 2006, causati dagli intensi attacchi israeliani e dagli ordini di evacuazione dei civili”. Ha dichiarato l’OCHA in un tweet. Secondo il ministero della Sanità libanese, da domenica gli attacchi israeliani hanno ucciso 105 persone in tutto il Paese.

 

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