“Sono inorridita dalle notizie che arrivano oggi dall’Ucraina, secondo le quali almeno 150 persone sarebbero state uccise o ferite e un ospedale pediatrico gravemente danneggiato a Kiev, durante un’ondata di micidiali attacchi missilistici in tutto il Paese”.
“La raffica di missili è caduta in città come Kiev, Dnipro, Kryvyi Rih, Sloviansk e Kramatorsk. Non conosciamo ancora il numero di bambini uccisi o feriti in questi attacchi.
Il mio cuore va a coloro che hanno perso i loro cari”.
“L’attacco all’ospedale di Okhmatdyt, il più grande centro medico per bambini del Paese, è un altro brutale richiamo al fatto che in Ucraina nessun luogo è sicuro per i bambini. Gli ospedali dovrebbero essere dei rifugi sicuri e, secondo il diritto internazionale, godono di un livello di protezione speciale. I civili, compresi i bambini e le strutture e i servizi su cui fanno affidamento, devono essere sempre protetti.
“A quasi due anni e mezzo dall’escalation della guerra in Ucraina, non sembra esserci fine all’orrore che i bambini e le loro famiglie sono costretti a sopportare.
“L’UNICEF continuerà a lavorare in tutta l’Ucraina, anche nelle aree di prima linea, per rispondere ai bisogni immediati di bambini e famiglie. Ciò include la fornitura di servizi e forniture salvavita e il sostegno psicologico e alla salute mentale. L’UNICEF sta già fornendo forniture di emergenza all’ospedale di Okhmatdyt ed è pronto ad assistere le comunità colpite dagli attacchi di oggi.
“Più di ogni altra cosa, i bambini dell’Ucraina hanno bisogno di una pace duratura”.
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