![Gaza - OCHA Martin Griffiths: Mentre la crisi entra nel quinto mese, ulteriori combattimenti a Rafah rischiano di mietere altre vite e di esacerbare i bisogni umanitari](https://staging.unric.org/it/wp-content/uploads/sites/3/2024/02/Gaza-OCHA-Martin-Griffiths-Mentre-la-crisi-entra-nel-quinto-mese-ulteriori-combattimenti-a-Rafah-rischiano-di-mietere-altre-vite-e-di-esacerbare-i-bisogni-umanitari--696x464.jpg)
Con le ostilità a Gaza che entrano nel quinto mese, la speranza sta diminuendo per i milioni di persone colpite e per gli umanitari che si sforzano di assisterle.
Più della metà della popolazione di Gaza è ora stipata a Rafah, una città di circa 250.000 abitanti alle porte dell’Egitto. Le loro condizioni di vita sono abissali: mancano i beni di prima necessità per sopravvivere, perseguitati da fame, malattie e morte.
Mentre la guerra si estende sempre di più a Rafah, sono estremamente preoccupato per la sicurezza e il benessere delle famiglie che hanno sopportato l’impensabile in cerca di sicurezza.
Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, negli ultimi quattro mesi sono già state uccise più di 27.500 persone a Gaza. Ulteriori combattimenti a Rafah rischiano di provocare la morte di un numero ancora maggiore di persone. Rischia inoltre di ostacolare ulteriormente un’operazione umanitaria già limitata dall’insicurezza, dalle infrastrutture danneggiate e dalle restrizioni di accesso.
In parole povere: Questa guerra deve finire.
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