GAZA: Dichiarazione del Direttore Esecutivo UNICEF
Dichiarazione del Direttore esecutivo dell’UNICEF -Catherine Russell-
sul fine settimana di attacchi mortali nel nord di Gaza
4 Novembre 2024
2 novembre – “Questo è già stato un fine settimana di attacchi mortali nel nord di Gaza. Solo nelle ultime 48 ore, sarebbero stati uccisi oltre 50 bambini a Jabalia, dove gli attacchi hanno raso al suolo due edifici residenziali che ospitavano centinaia di persone.
“E questa mattina, il veicolo personale di un membro dello staff dell’UNICEF, impegnato nella campagna di vaccinazione contro la polio, è stato colpito da quello che riteniamo essere un quadcopter mentre attraversava Jabalia – Elnazla. L’auto è stata danneggiata. Fortunatamente, il membro dello staff non è rimasto ferito. Ma è rimasta profondamente scossa.
“Nel frattempo, almeno tre bambini sarebbero stati feriti da un altro attacco in prossimità di una clinica di vaccinazione a Sheikh Radwan, mentre era in corso una campagna di vaccinazione antipolio.
“Gli attacchi a Jabalia, alla clinica di vaccinazione e al membro dello staff dell’UNICEF sono ulteriori esempi delle gravi conseguenze degli attacchi indiscriminati contro i civili nella Striscia di Gaza.
Considerati insieme all’orribile livello di morti di bambini nel nord di Gaza a causa di altri attacchi, questi ultimi eventi si combinano per scrivere un altro capitolo oscuro in uno dei periodi più bui di questa terribile guerra”.
“I civili e le strutture civili, compresi gli edifici residenziali, così come gli operatori umanitari e i loro veicoli, devono sempre essere protetti in conformità con il diritto internazionale umanitario.
Gli ordini di sfollamento o di evacuazione non consentono alle parti in conflitto di considerare tutti gli individui o gli oggetti presenti in un’area come obiettivi militari, né le esentano dall’obbligo di distinguere tra obiettivi militari e civili, di essere proporzionali e di prendere tutte le precauzioni possibili negli attacchi”.
“Eppure questi principi vengono violati continuamente, lasciando decine di migliaia di bambini uccisi, feriti e privati dei servizi essenziali per la sopravvivenza.
“Gli attacchi ai civili, compresi gli operatori umanitari, e a ciò che resta delle strutture e delle infrastrutture civili di Gaza devono cessare. L’intera popolazione palestinese a nord di Gaza, soprattutto i bambini, è a rischio imminente di morte per malattie, carestia e per i continui bombardamenti.
“L’UNICEF chiede a Israele un’indagine immediata sulle circostanze dell’attacco al suo personale e che vengano intraprese azioni per ritenere i responsabili.
“L’UNICEF chiede inoltre agli Stati membri di usare la loro influenza per garantire il rispetto del diritto internazionale, dando priorità alla protezione dei bambini. È ormai tempo di porre fine a questa guerra”.