Dichiarazione del Coordinatore umanitario per il Libano, Imran Riza, sugli attacchi contro l’assistenza sanitaria in Libano, 3 ottobre 2024

Coordinatore umanitario per il Libano, Imran Riza. Credits: OCHA

Beirut, 3 ottobre 2024. Dall’8 ottobre scorso, almeno 73 operatori sanitari hanno perso la vita in una serie di attentati. In seguito all’intensificarsi del conflitto nel sud del Libano, con un forte aumento del numero di strutture sanitarie danneggiate. Nelle ultime 24 ore, 28 operatori sanitari sono stati uccisi. Sottolineando l’allarmante escalation di violenza e il suo impatto devastante su coloro che forniscono cure salvavita.

L’attacco di ieri al centro di soccorso nel centro di Beirut è un’altra pericolosa escalation. Il bersaglio delle operazioni sanitarie e di soccorso si sta allargando e questo è stato un attacco diretto a un centro operativo di soccorso e di protezione civile. Il quale ha causato la morte di paramedici, funzionari della protezione civile e dei soccorsi che stavano assistendo attivamente gli sfollati e le comunità colpite.
Gli operatori in prima linea, protetti dal Diritto Internazionale Umanitario (DIU), sono civili che rischiano la vita per aiutare gli altri. Non dovrebbero mai essere presi di mira. Questi attacchi interrompono i servizi essenziali, ritardano le cure critiche e violano il diritto all’assistenza sanitaria. Mettendo in pericolo sia gli operatori umanitari sia le popolazioni vulnerabili che servono. Tali azioni costituiscono gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, minando gli sforzi umanitari e la sicurezza di coloro che forniscono assistenza salvavita.

 

 

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