(7 maggio 2020) – La pandemia COVID-19 minaccia il progresso dell’istruzione in tutto il mondo attraverso due grandi sconvolgimenti:
- La quasi totale chiusura delle scuole di ogni livello
- La recessione economica scatenata dalle misure di controllo della pandemia
Senza grandi sforzi per contrastarne l’impatto, lo shock della chiusura delle scuole porterà alla dispersione dell’apprendimento, all’aumento dell’abbandono scolastico e all’aumento delle disuguaglianze. Lo shock economico aggraverà i danni, abbassando la domanda e l’offerta di istruzione a scapito delle famiglie. Insieme, infliggeranno costi a lungo termine al capitale e benessere umano.
Tuttavia, muovendosi rapidamente per sostenere l’apprendimento continuo, i Paesi saranno in grado di mitigare i danni e persino di trasformare la ripresa in una nuova opportunità.
Le risposte politiche per raggiungere questo obiettivo possono essere riassunte in tre fasi che si sovrappongono:
- Affrontare il problema:
- Gestire la continuità;
- Migliorare e accelerare;
Nell’attuazione di queste politiche, i sistemi educativi dovrebbero puntare a recuperare, ma non a replicare il passato. In molti Paesi lo status quo pre-COVID era infatti già caratterizzato da un apprendimento troppo scarso, da alti livelli di disuguaglianza e da un progresso lento.
Gli Stati hanno ora l’opportunità di “ricostruire meglio”, utilizzando le più efficaci strategie di recupero dalla crisi come base per miglioramenti a lungo termine in settori come la valutazione, la pedagogia, la tecnologia, il finanziamento e il coinvolgimento dei genitori.
Per saperne di più: https://www.worldbank.org/en/topic/education/publication/the-covid19-pandemic-shocks-to-education-and-policy-responses