New York, 16 aprile 2020
Mentre la pandemia COVID-19 si diffonde in tutto il mondo, stiamo assistendo a uno scenario allarmante.
I membri più poveri e vulnerabili della società sono quelli più colpiti, sia dalla pandemia che dalla risposta ad essa.
Sono particolarmente preoccupato per il benessere dei bambini nel mondo.
Per fortuna, i bambini sono stati finora ampiamente risparmiati dai sintomi più gravi della malattia.
Ma le loro vite sono state totalmente sconvolte.
Mi rivolgo alle famiglie di tutto il mondo e ai leader ad ogni livello: proteggiamo i nostri figli.
Oggi lanciamo un rapporto che mette in evidenza i rischi che corrono.
In primo luogo, l’istruzione.
Quasi tutti gli studenti sono a casa.
Alcune scuole offrono l’insegnamento a distanza, ma questo non è disponibile per tutti.
I bambini dei Paesi con servizi Internet lenti e costosi sono gravemente svantaggiati.
In secondo luogo, il cibo.
Uno sbalorditivo numero di 310 milioni di scolari – quasi la metà nel mondo – si affidano alla scuola per una fonte regolare di nutrizione quotidiana.
Anche prima di Covid-19 il mondo si trovava ad affrontare tassi inaccettabili di malnutrizione infantile e di rachitismo.
Terzo, la sicurezza.
Con i bambini lontani dalla scuola, le loro comunità in isolamento e l’aggravarsi della recessione globale, i livelli di stress familiare stanno aumentando.
I bambini sono sia vittime che testimoni di violenze e abusi domestici.
Con le scuole chiuse viene a mancare un importante meccanismo di preallarme.
C’è anche il pericolo che le ragazze abbandonino la scuola, con un conseguente aumento delle gravidanze tra le adolescenti.
E non dobbiamo ignorare i crescenti rischi ai quali sono esposti i bambini che passano più tempo online.
Questo può rendere i bambini vulnerabili allo sfruttamento sessuale e all’adescamento online.
La mancanza di un contatto faccia a faccia con amici e compagni può portare a una maggiore esposizione a rischi, come l’invio di immagini a sfondo sessuale.
E l’aumento e la destrutturazione del tempo trascorso online possono esporre i bambini a contenuti potenzialmente dannosi e violenti, oltre che a un maggiore rischio di cyberbullismo.
I governi e i genitori hanno tutti un ruolo nel mantenere i bambini al sicuro.
Le società di social media hanno una responsabilità speciale nel proteggere i soggetti vulnerabili.
Quarto, la salute.
La riduzione del reddito familiare costringerà le famiglie povere a ridurre le spese sanitarie e alimentari essenziali, in particolare per i bambini, le donne incinte e le madri che allattano. Le campagne di vaccinazione contro la poliomielite sono state sospese.
Le campagne di vaccinazione contro il morbillo sono state interrotte in almeno 23 paesi.
E mentre i servizi sanitari sono sovraccarichi, i bambini malati sono meno in grado di accedere alle cure. L’accelerazione della recessione globale potrebbe portare nel 2020 a centinaia di migliaia di morti infantili in più.
Questi sono solo alcuni dei risultati del rapporto che pubblichiamo oggi.
La sua conclusione è chiara.
Dobbiamo agire ora contro ognuna di queste minacce per i nostri figli.
I leader devono fare tutto ciò che è in loro potere per attutire l’impatto della pandemia.
Quella che era iniziata come un’emergenza sanitaria pubblica si è trasformata in un formidabile test per la promessa globale di non lasciare nessuno indietro.
Il rapporto esorta i governi e i donatori a dare priorità all’istruzione per tutti i bambini.
Raccomanda di fornire assistenza economica, compresi i trasferimenti in denaro alle famiglie a basso reddito, e di ridurre al minimo le interruzioni dei servizi sociali e sanitari per i bambini.
Dobbiamo anche dare priorità ai più vulnerabili, come i bambini in situazioni di conflitto, bambini rifugiati e sfollati, bambini che vivono con disabilità.
Infine, utilizzando la ripresa da COVID-19, dobbiamo impegnarci in una ricostruzione migliore per perseguire un’economia e una società più sostenibile e inclusiva in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Con la pandemia che mette in pericolo tanti bambini del mondo, ribadisco il mio appello urgente: proteggiamo i nostri bambini e salvaguardiamo il loro benessere.